La CFQF chiede un congedo parentale retribuito di 24 settimane per madri e padri

Berna, 21.04.2016 - La Commissione federale per le questioni femminili CFQF chiede l’introduzione di un congedo parentale retribuito di 24 settimane disciplinato dalla legge. Una parte di tale congedo deve essere obbligatoriamente riservata ai padri. La CFQF è convinta che un congedo parentale costituisca un investimento ragionevole nel futuro dell’intera società: dei bambini, delle madri e dei padri, delle famiglie e della piazza economica svizzera.

Perché è necessario un congedo parentale retribuito disciplinato dalla legge
Un congedo parentale aiuta bambini e genitori a partire con il piede giusto come famiglia. Soprattutto nei primi mesi di vita, i bambini hanno bisogno di attenzioni e di cure, di rapporti stabili e sicuri. Dal canto loro, i genitori hanno bisogno di tempo per assestarsi e organizzarsi come famiglia. Affinché anche dopo la nascita di un figlio, entrambi i genitori possano proseguire la loro carriera professionale e concordare un'equa suddivisione dei compiti occorre migliorare le condizioni quadro. A tale scopo è necessario introdurre un congedo parentale in grado di promuovere la partecipazione delle donne al mondo del lavoro e di contribuire ad abbattere gli stereotipi di ruolo. Una quota minima deve essere obbligatoriamente riservata ai padri per rafforzare la loro presenza nella famiglia.

Nella situazione attuale, la Svizzera non può permettersi di rinunciare alle competenze professionali di nessuno dei due generi. In previsione dell'evoluzione demografica in Europa, per contrastare la penuria di personale specializzato è necessario sfruttare il potenziale di manodopera qualificata esistente nel Paese. Maggiori possibilità di conciliare genitorialità e professione accrescono la motivazione delle lavoratrici e dei lavoratori, riducono la fluttua­zione del personale e rafforzano la piazza economica svizzera.

Perché la situazione attuale è insoddisfacente

Diversamente dalla maggior parte dei Paesi europei, attualmente la Svizzera non prevede alcun congedo parentale retribuito disciplinato dalla legge. L'indennità di maternità introdotta il 1° luglio 2005 è un'indennità versata a partire dal giorno della nascita di un figlio principalmente per tutelare la salute della madre (art. 329f CO). Il congedo paternità legato alla na­scita di un figlio non è disciplinato dalla legge e il padre può esigere al massimo un «giorno di libero usuale» (art. 329 cpv. 3 CO). Ciò nonostante, diversi datori di lavoro concedono ai loro dipendenti un congedo paternità della durata che varia da 2 giorni a 4 settimane.

I punti essenziali di una soluzione flessibile

Alla nascita di un figlio i genitori devono poter usufruire di un congedo parentale di 24 settimane. Per le madri il diritto a tale congedo inizia al termine del congedo maternità di 14 settimane legato alla nascita di un figlio, per i padri, al termine di un eventuale congedo paternità pure direttamente legato alla nascita di un figlio. Affinché anche i padri fruiscano di un con­gedo parentale, a ogni genitore deve essere obbligatoriamente riservata per legge una quota minima. Il congedo parentale deve essere goduto durante i primi 12 mesi dalla nascita di un figlio ed è importante che sia strutturato in modo flessibile: la sua fruizione deve poter avvenire a giorni, settimane o anche tramite un adeguamento del grado di occupazione. I genitori devono percepire un reddito sostitutivo pari all'80 per cento del reddito conseguito prima della nascita del figlio, ma al massimo a CHF 196.- al giorno (stato: 1.1.2016), finanziato tra­mite le indennità di perdita di guadagno (IPG).


Indirizzo cui rivolgere domande

Yvonne Schärli, presidente della CFQF, tel. 041 442 17 17 oppure 079 371 85 94
yvonne.schaerli@bluewin.ch

Pierre-André Wagner, vicepresidente della CFQF, tel. 031 388 36 36 oppure 079 440 25 19
pierre-andre.wagner@sbk-asi.ch



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