Il progetto di Travail.Suisse, l’associazione mantello indipendente dei lavoratori, intende promuovere l’inclusione professionale delle persone con disabilità ricorrendo a uno strumento particolare: i contratti collettivi di lavoro (CCL).
I CCL giocano un ruolo importante nella regolamentazione del mercato di lavoro. Frutto di negoziati tra i datori di lavoro e le loro associazioni e i sindacati, hanno un potenziale unico per migliorare l’integrazione delle persone con disabilità nel mercato del lavoro. Nei CCL possono essere stipulate regolamentazioni che tengano maggiormente conto della realtà intrinseca di un ramo professionale o di un’impresa rispetto alle prescrizioni legali uguali per tutti.
Il progetto di Travail.Suisse lo evidenzia chiaramente: regolamentare la remunerazione in caso di produttività limitata non è l’unica misura adatta a migliorare l’integrazione. Altrettanto efficaci sono strutture adeguate promosse dai settori professionali per sostenere sia le imprese sia le persone con disabilità nel processo d’integrazione. Nuove prospettive si aprono tuttavia se gli sforzi d’integrazione vanno oltre la garanzia del posto di lavoro o il reinserimento dopo una malattia o un infortunio e includono anche la prima integrazione delle persone con disabilità.
Per raggiungere nei prossimi anni l’obiettivo perseguito con il progetto è quindi importante dapprima sensibilizzare le parti sociali al mercato del lavoro inclusivo in generale e alle potenzialità del CCL in particolare. Per farlo, Travail.Suisse intende dimostrare concretamente dove le regolamentazioni dei CCL vigenti presentano lacune che ostacolano l’inclusione professionale delle persone con disabilità. In seguito si tratterà di definire temi che potrebbero prestarsi in modo particolare a essere oggetto di regolamentazione nei CCL e apportare ulteriori miglioramenti.
Ultima modifica 29.08.2018
