Sicurezza sociale: entrata in vigore della convenzione con la Cina

Berna, 18.04.2017 - Concluse le procedure di ratifica parlamentari in entrambi gli Stati contraenti, la convenzione di sicurezza sociale tra la Svizzera e la Cina entrerà in vigore il 19 giugno 2017. Essa prevede in particolare agevolazioni per i datori di lavoro e i loro dipendenti che esercitano temporaneamente un’attività lucrativa nell’altro Stato.

La convenzione con la Cina, che per la Svizzera concerne l’AVS e l’AI, farà sì in particolare che i lavoratori distaccati temporaneamente nell’altro Stato dal proprio datore di lavoro per esercitarvi un’attività lucrativa non debbano pagare contributi sociali nei due Stati. Questi lavoratori resteranno dunque soggetti al sistema di assicurazione pensioni del loro Stato di provenienza, cui continueranno a versare i contributi, ma saranno esonerati dall’obbligo contributivo nello Stato in cui sono temporaneamente occupati. Questo permetterà alle imprese attive a livello internazionale di agevolare l’impiego di personale nell’altro Stato.

Anche dopo l’entrata in vigore della convenzione, ai cittadini cinesi attualmente soggetti all’obbligo contributivo in Svizzera che lasceranno definitivamente il nostro Paese verranno rimborsati i contributi versati all’AVS. Allo stesso modo, i cittadini svizzeri che lasceranno definitivamente la Cina potranno chiedere il rimborso dei contributi versati all’assicurazione pensioni di questo Stato. Come già nel caso delle convenzioni concluse con l’India e la Corea del Sud, nemmeno l’accordo con la Cina prevede l’esportazione di rendite svizzere.

La convenzione di sicurezza sociale tra la Svizzera e la Cina corrisponde ai più recenti accordi in materia di distacco conclusi dalla Svizzera e agli standard internazionali in materia di coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale.


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