Newsletter UFPD 5/2019: Informatevi sulle pari opportunità delle persone disabili
Inclusione professionale - Stato delle conoscenze scientifiche
Che cosa promuove od ostacola l’inclusione professionale delle persone con disabilità? Sappiamo per esempio che i datori di lavoro che hanno già avuto contatti con persone disabili sono più propensi ad assumerne. E sappiamo anche che il sostegno sociale sul lavoro migliora la capacità al lavoro delle persone con disabilità.
Nel 2018, su mandato dell’UFPD, il Centro per la disabilità e l’integrazione dell’Università di San Gallo (CDI-HSG) ha condotto un’analisi esaustiva degli studi pubblicati sul tema dell’inclusione professionale. I risultati sono ora disponibili e possono essere consultati sul sito dell’UFPD sotto «Stato delle conoscenze scientifiche» (Link al sito Internet in fondo al testo).
L’analisi intende da una parte essere uno strumento per i ricercatori attivi nell’ambito dell’inclusione professionale, dall’altra promuovere un dialogo fondato sui fatti, sia nella prassi che in politica.
Il CDI-HSG ha individuato molti studi che documentano come le organizzazioni che coltivano un clima propenso all’inclusione (p. es. se dispongono di direttive sull’integrazione) siano più inclini ad assumere persone con disabilità. Per la prassi, questo vuol dire che investire su ambienti di lavoro inclusivi migliora davvero le pari opportunità. Altri studi confermano però anche che i collaboratori con disabilità sono discriminati più spesso degli altri. Per evitarlo, le imprese devono sensibilizzare tanto i quadri quanto i collaboratori.
Accessibilità elettronica: tavola rotonda con aziende parastatali
Lo scorso 6 novembre rappresentanti di aziende parastatali e di istituti di diritto pubblico si sono incontrati per discutere della messa a disposizione di servizi on-line accessibili per le persone con disabilità. Organizzato due volte l’anno, questo incontro si propone di sfruttare le sinergie, favorire lo scambio reciproco di esperienze e avviare progetti comuni.
La nostra vita è sempre più dettata dalla digitalizzazione. Internet è un mezzo centrale di comunicazione tra i cittadini e le autorità e le aziende parastatali. È quindi essenziale assicurare che i siti web siano accessibili a tutte le persone, indipendentemente dalle loro competenze e capacità. Per poterlo fare è necessario garantire costantemente la qualità dei servizi digitali e migliorarne continuamente l’accessibilità.
Per questa ragione, l’Amministrazione federale promuove il colloquio con le imprese parastatali e gli istituti di diritto pubblico. L’incontro dello scorso 6 novembre era incentrato sull’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Un elemento centrale di questo processo è la versione rielaborata dello standard svizzero per l’accessibilità e-CH 0059, presentata e discussa in occasione della tavola rotonda. Con il nuovo standard si intende tenere conto degli sviluppi tecnologici, riferirsi alle nuove linee guida per l’accessibilità dei contenuti web (WCAG) 2.1 e permettere l’armonizzazione delle dichiarazioni di accessibilità, del meccanismo di feedback, del monitoraggio e del reporting.
Quali progetti sosteniamo? Qui troverete brevi descrizioni dei progetti in corso che beneficiano del sostegno dell’UFPD.
In questa edizione:
- Abbattere gli ostacoli all’accesso alla politica
- Elaborazione di un manuale di grammatica della lingua dei segni svizzero-tedesca
- Progetto «Mano nella mano» del Museo per bambini Creaviva
- Offerta di educazione sessuale e di consulenza agli adolescenti e ai giovani adulti con disabilità cognitive, fisiche e psicologiche e al loro ambiente
- Compensazione degli svantaggi al livello secondario II
Convenzione ONU: elenco delle domande del Comitato alla Svizzera
Procede la valutazione del rapporto iniziale sull’attuazione della CDPD. Il Comitato dell’ONU ha inviato alla Svizzera un elenco di domande (List of issues), elaborato sulla base del rapporto iniziale, su cui sarà fondata la presentazione orale del rapporto. Praticamente tutte le domande poste riguardano i temi trattati nel rapporto iniziale. L’elenco è consultabile sul sito del Comitato e su quello dell’UFPD.
La Svizzera ha tempo fino all’8 giugno 2020 per rispondere per scritto. La presentazione orale avrà luogo tra il 17 agosto e l’11 settembre 2020 in occasione della 24esima sessione del Comitato.
L'elenco delle domande è una tappa intermedia della procedura di valutazione del rapporto e serve al Comitato principalmente per preparare la presentazione orale. Soltanto dopo la presentazione il Comitato formulerà le sue osservazioni conclusive e raccomandazioni.
Basilea Città, primo Cantone a dotarsi di una legge sulle pari opportunità delle persone con disabilità
Con l’adozione, lo scorso settembre, di una legge specifica, il Cantone di Basilea Città colma diverse lacune in materia di pari opportunità delle persone con disabilità. La nuova legge quadro contempla disposizioni e principi generali per le pari opportunità delle persone con disabilità e prevede adeguamenti delle leggi speciali in settori specifici della vita, quali l’alloggio, l’istruzione, la cultura e la sicurezza sociale. Per l’attuazione e il coordinamento delle nuove basi legali è stato istituito un servizio cantonale per i diritti delle persone con disabilità.
Basilea Città è così il primo Cantone a dotarsi di una normativa completa per la partecipazione autonoma delle persone con disabilità alla vita sociale.
Per l’elaborazione della legge, il Cantone ha beneficiato del sostegno della Facoltà di diritto dell’Università di Basilea che sta ora elaborando una guida per tutti i Cantoni che desiderano rafforzare, sull’esempio di Basilea Città, il diritto alle pari opportunità delle persone con disabilità. Il progetto è sostenuto dalla Confederazione.
Bambini e disabilità: nuove statistiche 2017
In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità del 3 dicembre 2019, l’Ufficio federale di statistica ha pubblicato diverse statistiche sulla disabilità dei bambini, dalle quali emerge in particolare che nel 2017 circa 54 000 bambini erano affetti da una disabilità, che la disabilità mentale predomina nei casi di disabilità grave e che circa l’1 per cento dei bambini è affetto da una disabilità grave.