Un locale commerciale alla moda, pensato per rispondere ai bisogni di tutti e gestito da persone con e senza disabilità? È già realtà con il progetto Provisorium46 dell’associazione Blindspot, che vuole dimostrare come l’inclusione possa essere attraente e vantaggiosa per tutti.
In Svizzera servono più ponti tra il mercato del lavoro protetto e quello primario. Le posizioni lavorative pubblicamente accessibili e interessanti sono rare e quindi difficili da trovare. Eppure questo tipo di offerte sarebbero davvero importanti per le giovani e i giovani con disabilità, perché permetterebbero loro di entrare a far parte della società in modo indipendente. L’associazione «Blindspot», che si occupa di inclusione e diversità in Svizzera, ha così dato vita al progetto di inclusione Provisorium46.
Il Provisorium46 è un locale gastronomico che si trova nella Länggasse a Berna ed è gestito da persone con e senza disabilità. Questa attività mira a promuovere le competenze specialistiche, personali e sociali delle persone con disabilità al fine di prepararle all’ingresso nel mercato del lavoro primario. Il progetto è più di un «semplice» progetto d’integrazione lavorativa, poiché si concentra su un approccio mirante ad ancorare la struttura nello spazio sociale che lo circonda, con modalità che favoriscono la partecipazione e il partenariato.
Il progetto si focalizza in particolare sulla dimensione dello spazio sociale, un concetto secondo il quale sono gli abitanti stessi di una zona o un quartiere a contribuire, con le loro risorse, al miglioramento della qualità di vita di tutti. La dimensione dello spazio sociale del Provisorium46 combina in primo piano la rete degli attori del quartiere con quella dei partecipanti al progetto, creando nuovi legami. Viene così costruita una collaborazione con le associazioni di quartiere, le università e i potenziali datori di lavoro.
Ultima modifica 22.02.2018
